Come si può garantire la competitività e valorizzare le innovazioni? Quali percorsi possono permettere al decisore di coniugare l’esigenza di rispettare i vincoli di spesa e, al contempo, garantire l’accesso a farmaci e dispositivi medici efficaci?
Sicuramente, così come dimostrato nei principali Paesi industrializzati la valutazione economica e l’HTA rappresentano lo strumento chiave tale da permettere di verificare l’effettivo valore di una nuova tecnologia.
Al contempo, visto che non è sufficiente dimostrare se un farmaco o un dispositivo sono costo efficaci, si ritiene necessario sviluppare degli approcci che, a partire dai risultati della valutazione economica, permettano anche di valutare/calcolare la disponibilità a pagare del sistema in considerazione dell’impatto su tutto il sistema di welfare.
Per i farmaci e i dispositivi medici più impattanti, si dovrebbe ragionare in un’ottica più allargata, tenendo in considerazione non solo la spesa sanitaria (tanto a livello generale che regionale e locale) ma anche quella sociale e previdenziale (costi diretti e costi indiretti).
Tanto più che, come ha insegnato l’esperienza Covid 19, i costi diretti possono essere onerosi, ma quelli indiretti sono e saranno drammaticamente maggiori (posti lavoro persi, giornate di lavoro perse, nuove disabilità e conseguente onere a carico dell’INPS).
La maggior parte delle malattie sono caratterizzate da un impatto importante e prevalente dei costi indiretti che traguardano in modo rilevante il valore di un’opzione terapeutica all’interno di una valutazione economica.
La Fondazione MESIT, in conseguenza di ciò, si caratterizza per una vasta area di ricerca specificatamente dedicata al tema della competitività tecnologica e scientifica in particolare quella dell’accesso all’innovazione.
Gli obiettivi di tali studi e ricerche sono quelli di:
– orientare il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) verso una migliore sostenibilità e appropriatezza d’uso dei farmaci e dei dispositivi medici compatibili con l’equità d’accesso alle cure e al passo con l’innovazione tecnologica;
– delineare meccanismi di valutazione delle tecnologie sanitarie al fine di individuare un modello di governance per i farmaci ed i dispositivi medici di nuova immissione sul mercato;
– indirizzare il SSN verso il miglioramento delle capacità di selezionare i farmaci, i dispositivi medici e le tecnologie elettromedicali.
Nello scenario delineato, la Fondazione Mesit si candida a ricoprire un ruolo di primo piano anche in conseguenza della costituzione del Gruppo di Lavoro dedicato al tema della competitività e dell’innovazione formato dai massimi esperti del settore.
L’obiettivo del Gruppo di Lavoro è quello di contribuire alla definizione della nuova governance del settore farmaceutico e dei dispositivi medici con l’ambizione di diventare vero punto di riferimento sulla materia e strumento di supporto e di tramite con il mondo produttivo per le massime istituzioni nazionali a tale scopo delegate.