C’è bisogno di più medici e più infermieri, meglio protetti e meglio retribuiti. Va aumentata la spesa per i farmaci, in particolare quelli innovativi, che costituiscono una delle industrie principali in termini di produzione ed export. Si deve studiare e capire quanto gli investimenti nelle cure ritornino sotto forma di benessere e produzione e quindi in termini di Pil. È sempre attuale l’idea di un piccolo prelievo sul costo delle sigarette da destinare all’efficienza della sanità.
Quattro proposte che arrivano dall’evento “Salute e legge di bilancio 2025”, che si è svolto il 22 ottobre nella Sala D’Amico di Confitarma a Roma, promosso dalla Fondazione Mesit (Medicina sociale e innovazione tecnologica) con il contributo non condizionato di Sanofi. Proposte utili per la Legge Finanziaria 2025 e, in particolare, per una programmazione futura. “Non solo aumentare la spesa, ma migliorare la qualità”, ha detto Marco Trabucco Aurilio, Presidente Mesit. “Oggi ci troviamo spesso di fronte all’impiego di cifre ingenti in cambio di prestazioni deludenti”, ha detto il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia).
PERSONALE SANITARIO. “Nel nostro Servizio sanitario nazionale mancano soprattutto medici, scoraggiati dalle retribuzioni più basse d’Europa, da crescenti violenze e dall’aumento dei contenziosi – ha detto Trabucco Aurilio – Siamo favorevoli all’abolizione del numero chiuso e auspichiamo che nella nuova legge di bilancio rientri, come preannunciato, la defiscalizzazione seppur parziale dell’indennità di specificità medica”. E Beatrice Lorenzin (Pd), ex ministro della Salute: “Mancano anche 65mila infermieri. Medici e infermieri italiani fuggono negli Emirati, perché qui non siamo competitivi rispetto all’Europa e l’Europa non è competitiva rispetto ai Paesi emergenti. È il momento di una grande riforma delle professioni mediche”.
FARMACI. Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria e AD di Sanofi Italia, chiede un aumento dello 0,55 per cento del tetto alla spesa farmaceutica, “perché grazie ai farmaci la vita media è aumentata negli ultimi 25 anni” e chiede che venga utilizzato il Fondo per i farmaci innovativi, dove giacciono 500 milioni. Inoltre, chiede l’abolizione del meccanismo del payback sulla spesa convenzionata quando le regioni spendono in eccesso, “un’extra tassa sulle imprese”.
Mesit propone di includere nel Fondo gli antibiotici “reserve”, per il trattamento delle infezioni da germi multi resistenti, che costituiscono una delle emergenze sanitarie più gravi e urgenti a livello globale.
RISORSE DAL FUMO. Trabucco Aurilio ha ricordato che l’Associazione italiana di oncologia ha riproposto la “tassa sulle sigarette” da destinare al Fondo Sanitario Nazionale. Lorenzin e il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali, si sono trovati d’accordo sul mini prelievo dal costo delle sigarette (normali ed elettroniche). Lorenzin ha testimoniato di aver presentato in varie occasioni, dalla maggioranza e dall’opposizione, questa norma, trovando sempre forti resistenze, come quelle dell’Agenzia delle Dogane: “Ma potremmo ricavare 7-8 miliardi di euro”.
“Sulla spesa sanitaria – ha detto il Presidente Cattani in conclusione dei lavori – Purtroppo nessuno interpella mai il fruitore finale. Cioè, tutti noi”.