Rassegna stampa

Vaccino: studio, no vax raddoppiati su Fb e Telegram

Gruppi organizzati per insinuare il seme del dubbio, creare convinzioni antiscientifiche e complottistiche e addirittura organizzare un commercio di falsi Green Pass sfruttando Telegram. Con gli utenti dichiaratamente no vax raddoppiati. Il secondo rapporto su Fake News e Vaccinazione Covid -19 realizzato dalla Fondazione Mesit – Medicina Sociale ed Innovazione Tecnologica offre una nuova chiave di lettura sul fenomeno No Vax. Lo studio realizzato in collaborazione con l’Eehta del Ceis di Tor Vergata, il Crispel – Universita’ di Roma Tre e da Reputation Manager presentato durante l’annuale convegno del network PreSa dal titolo “Disinformazione pandemica. Le nuove sfide per l’informazione globale”, svela cio’ che si nasconde dietro il mondo dei social, analizzando per la prima volta anche la presenza di utenti No Green Pass su Facebook e Telegram. Emerge cosi’ che dietro l’infodemia legata al Covid-19 si nasconde spesso una regia attenta e specializzata, che sta manipolando le opinioni di migliaia di utenti. A dir poco inquietante e’ lo scenario che si nasconde dietro il tema Green Pass, con 877 mila utenti attivi in pagine, gruppi o canali a tema certificazione verde, il 97% dei quali segue canali con orientamento contrario al Green Pass (850 mila). Lo studio mette in luce come la principale piattaforma di comunicazione dei No Green Pass si conferma essere Telegram, che in Italia ospita 660 mila utenti contrari al certificato, mentre sono 190 mila su Facebook. Sono 49 i canali o gruppi Telegram contrari al Green Pass e quasi uno su due (45%) si occupa di vendere certificati falsi. Un canale/gruppo su tre, invece, si occupa di organizzare manifestazioni e proteste (29%). Non mancano un 8% di canali che segnalano locali, ristoranti o esercizi commerciali che non chiedono il Green Pass. Un restante 6% di questi canali è invece gestito da studenti.

Le reti sociali hanno permesso un enorme progresso – fa notare Carlo Colapietro, Direttore del Crispel Universita’ di Roma 3 – tutti hanno la possibilita’ di esprimere le proprie idee nell’agora’ virtuale. Tuttavia, vi sono dei rischi. Troppa informazione potrebbe portare alla disinformazione, mediante la diffusione di fake news e l’incitamento all’odio. Bisogna quindi riflettere e cercare delle soluzioni al fine di preservare il free speech senza incorrere in violazione di altri diritti. Davvero meritoria l’iniziativa promossa dalla Fondazione Mesit di portare l’attenzione sul tema della disinformazione e sarebbe auspicabile la costituzione di un tavolo di lavoro che si occupi di avanzare proposte per la mitigazione del fenomeno delle fake news”. Rispetto ai vaccini anti Covid lo studio certifica una crescita dell’interesse degli utenti, soprattutto di quanti sono contrari alle inoculazioni. In particolare, a fine novembre 2021 (solo su Facebook e Telegram) lo studio ha rilevato oltre 1,2 milioni di utenti che seguono pagine, canali o gruppi a tema vaccini. Di questi, il 58% – ovvero 703 mila utenti – segue canali di diffusione di teorie dichiaratamente NoVax. Tra maggio e novembre 2021, il numero di utenti con orientamento NoVax nei confronti dei vaccini contro il Covid-19 e’ piu’ che raddoppiato, crescendo del 130% in sei mesi: a fine novembre sono 358 mila. L’analisi ha inoltre rilevato 194 pagine e gruppi su Facebook dedicati ai vaccini, per un totale di 830mila iscritti (+17% da maggio a novembre 2021). Nel periodo in esame, crescono gli utenti che seguono pagine o gruppi con orientamento NoVax: l’aggiornamento ne ha rilevati 471 mila, +13% da maggio a novembre. In crescita (+8%) anche gli utenti Facebook follower di pagine NoVax nei confronti dei vaccini contro il Covid-19 (126 mila). “I movimenti NoVax e No Green Pass stanno acquisendo maggiore consapevolezza degli strumenti messi a disposizione della rete”, spiega Andrea Barchiesi, fondatore e amministratore delegato di Reputation Manager. “I dati mostrano che

sempre piu’ utenti si spostano su Telegram, perche’ qui si sentono meno controllati rispetto ad altre piattaforme come Facebook. Inoltre, qui trovano piu’ facilmente la risposta a una loro esigenza contingente: acquistare certificati falsi, un’attivita’ letteralmente esplosa negli ultimi mesi”. A sorprendere e’ anche e soprattutto il monitoraggio fatto su Telegram. Su questa piattaforma, gli utenti che seguono canali o gruppi NoVax Covid-19 sono cresciuti del 480% negli ultimi cinque mesi: ora sono 232 mila. Quasi raddoppiati (+98%), inoltre, anche gli utenti totali che seguono canali o gruppi a tema vaccini, non necessariamente contrari: ora sono 377 mila.

MESIT